Sveglia 6.30 e penso: dov’è il paranco che mi teletrasporta oggi?
Scendo in Baddha Konasana e ci resto. Iniziamo bene.
Or il dilemma: pratico yin con Silvia o Ashtangha con Max? Non lo so. Esco dalla stanza e non riconosco Silvia.
Si siamo messi bene.
La shala ha le tende chiuse, ha una temperatura umana, opto per ashtangha, sia mai che mi prenda frescazzo a fare yin…
Max ci guida lentamente, la pratica passa in un nano secondo. Il mio lato destro inizia a sciogliersi ma dovrei stare una settimana in Urdhva Muka, o forse 2, per sistemarmi.
Colazione: mi lancio, via le forchette e i cucchiai, usiamo le mani.
Passiamo la mattina a girare il tuk tuk per Ashram e templi, uno più bello dell’ altro. Ognuno con una storia particolare, la sua carica energetica.
Devi entrare a piedi nudi. Talmente nudi che per sicurezza ci fan lasciare le scarpe sul tuk tuk e le piante direttamente sull’asfalto rovente. Più nudi di così non si può.👣🔥
Devi lasciare anche cellulari, macchine fotografiche, qualsiasi cosa che possa sembrare un oggetto elettronico, inclusa la bottiglia d’acqua 🤔
Torniamo in ashram, giusto in tempo per servire un po’ di cibo ai bisognosi, passiamo un po’ di tempo con i bimbi e rientriamo per il pranzo.
Appena finito e lavato le nostre stoviglie ci informano che possiamo iniziare a prenotare i massaggi. Chiedo il dry, che non è un aperitivo MA un massaggio tipo Thai, senza olio. Si stupiscono e mi chiedo almeno volte: sei sicura? Ma stai male?
Alchè mi sorge un dubbio…. Ma non desisto e rimango ferma nella mia decisione. Appena prima di iniziare mi chiede: ma hai dolori?
Si il dorso destro, ma non è un dolore. Son corta.
Ride e parte dal mio piede destro. E li capisco tutto. È in puro stile thai strong. Inizio a ridere e gli dico: è proprio questo che volevo!
Come sempre scopro tensioni muscolari ovunque e termina nella posizione del bambino, che è un modo gentile per dirti: non alzarti di colpo che ora ti sembra di avere 2500 anni.
Lassi time🥛, che credo stanotte me lo sognerò perché era buonissimo e poi sewa. Opto per i vetri, in puro stile togli la cera, metti la cera. L’atmosfera è gioiosa.
Un attimo di pausa e sul tetto per il kirtan, tra un tondino si ferro eun mattone. È in costruzione, ma ci garantiscono: è il punto migliore per meditare.
Aarti e cena. Fa sempre caldo…..vado a prendermi la cisterna d’acqua da bere stanotte.